Le cose da salvare (L. Barbarossa – 1994)
nella versione rivisitata di Luca Dore – 2017
Ho messo tra le cose da salvare
l’animismo antropocentrico di Rol,
i fasti di Hónglóu Mèng, e Soffocare
“La Voce” di Papini e Galagoal
la Macchina Michela e Masterpiece
i pugni dati contro il Mivar PIP
in quella notte davanti alla TV
che l’effetto nebbia non svaniva più.
Ho messo tra le cose da salvare
i goal in bianco e nero di Magr(e)n,
l’Alitalia in sciopero da aprile
Benito Urgu in piazza Berlinguer,
la glassarmonica di Franz Mesmer
il sogno danese di Albertine
Ho messo tra le cose da salvare
un vecchio mangiadischi Foxorette,
una valigia di parole nuove
la nostra voglia, la nostra voglia di libertà
di libertà
di libertà
Ho messo tra le cose da salvare
“La trasgressione” su Odeon TV
gli assoli di Crovetti e Cornutone
Il Gronchi rosa in volo sul Perù,
i guai di Superbongo e di Mio Mao
I Lampaclima e il volo di Shazzan
la mia chitarra e gli stivali in pvc
e quel sedere che porti in giro come un batique.
Ho messo tra le cose da salvare
I baffi di Ned Flanders e Mario Bros,
i tuoi sorrisi da fotografare
i film di Umberto D’Orsi e di Popoff.
Ho messo tra le cose da salvare
la nostra Prinz che non morirà mai
e tutti i baci che mi hai dato
e tutti quelli che ancora mi darai
che mi darai